Nell’era digitale odierna, il rischio di attacchi informatici è sempre presente.
Un attacco hacker può avere conseguenze devastanti per qualsiasi azienda e questi attacchi possono comportare notevoli costi finanziari. Un attacco hacker riuscito non solo espone informazioni riservate e interrompe le operazioni, ma richiede anche notevoli risorse per indagare e risolvere il problema. Inoltre, c’è spesso un danno reputazionale associato a un hack, che può essere molto difficile da riparare.
Alcuni dei maggiori vendor di security pubblicano annualmente report di analisi della minaccia proprio per definire l’insieme dei pericoli e le tendenze a cui tenersi pronti.
Per il 2023 si segnala un crescente orientamento dei ransomware volto a colpire direttamente i database poiché è qui che risiedono i dati mission-critical sia per le aziende che per i governi.
A differenza del malware tradizionale che cripta i file a livello di filesystem, il ransomware per database è in grado di criptare i dati all’interno del database stesso.
Attacco hacker: il costo della perdita dei dati
Il costo di un ransomware non è dato solo dal pagamento del riscatto ma si riassume nelle seguenti “voci di spesa”:
1. pagamento del riscatto;
2. costo del downtime;
3. sanzioni pecuniarie per violazione del GDPR;
4. danni alla reputazione.
Il pagamento del riscatto
Una delle “voci di spesa” primarie, in caso di attacco ransomware, è il riscatto stesso. Il pagamento del riscatto può sembrare una soluzione facile e veloce, ma molte vittime non ricevono indietro tutti i loro dati, anche dopo aver pagato il riscatto.
Il costo del downtime
Il downtime, però, è la voce di costo più importante. Un attacco ransomware infatti impedisce l’accesso a file e sistemi, il che può interrompere le operazioni e portare a un’ingente perdita di fatturato, soprattutto per le aziende che si basano su dati in tempo reale o che operano in settori sensibili al fattore tempo.
Sanzioni GDPR per mancata protezione dei dati
Non dimentichiamo che parte dell’impatto economico di un attacco con la perdita di dati, proviene dalla possibilità di essere multati per non aver applicato le regole del regolamento generale sulla protezione di dati (GDPR).
Il regolamento prevede sanzioni pecuniarie che arrivano a 10 milioni di euro o al 2 % del fatturato annuale mondiale dell’ azienda nell’anno finanziario precedente a seconda di quale sia l’importo più alto.
Il danno alla reputazione
Un rischio significativo è quello di perdere fiducia da parte degli interessati e un calo del valore del proprio brand.
Un sistema di backup affidabile e sicuro è la miglior difesa!
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